Sostenibilità

Esiste un potenziale significativo per ridurre le emissioni di gas serra in agricoltura concentrandosi sull’obiettivo di fornire maggiori quantità di cibo a base vegetale per il consumo umano

Università di Copenhagen – report 2019
“Which Diet Has the Least Environmental Impact on Our Planet?”

CIBO E SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE:
UN LEGAME FORTISSIMO

Il cibo impatta sull’ambiente attraverso molte vie. Per misurare questo impatto, occorre tenere conto di tutte le fasi della filiera produttiva, ovvero dell’intero ciclo di vita che porta un alimento dal campo (o dall’allevamento) fino alla tavola (e oltre).

Ogni cibo lascia una impronta (footprint) sull’ambiente calcolata in base a tre indicatori principali:

impronta idrica /water footprint

che indica quanta acqua dolce viene utilizzata per produrre l’alimento

impronta di carbonio /Carbon footprint

che si riferisce alle emissioni di gas serra e si misura in grammi di CO2 equivalenti

impronta ecologica /Ecological footprint

che misura la quantità di terra (o di mare) utilizzata e la capacità di rigenerarla.

Sulla base di questi parametri, viene stilata una classifica dei cibi in base al loro impatto sull’ambiente.

PRODOTTI A BASE VEGETALE AL TOP DELLA SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE

I prodotti a base vegetale utilizzano materie prime (vegetali, frutta, cereali, legumi, semi) la cui produzione:

Richiede un ridotto impiego di risorse naturali (suolo, acqua, energia) rispetto agli altri alimenti;

Provoca emissioni inferiori di gas serra.

Queste considerazioni sono alla base della “Farm to Fork Strategy”, il documento della Commissione Europea che detta le linee di condotta da adottare nella UE per rendere sostenibile la filiera alimentare, in accordo con il Green Deal. Il documento, riprendendo quanto affermato da FAO e OMS, definisce gli attuali modelli di consumo alimentare insostenibili non solo dal punto di vista della salute, ma anche da quello dell’ambiente.

Il legame inscindibile tra salute e ambiente può essere visualizzato con il modello della Doppia Piramide della Salute e del Clima, che evidenzia come gli alimenti a minore impatto ambientale siano gli stessi per i quali i nutrizionisti raccomandano il consumo maggiore.